Secondo le dichiarazioni di Giletti, Cairo gli avrebbe chiesto di incontrare Berlusconi: ma l’editore de La7 nega ogni accusa.
Alcuni documenti e testimonianze del processo di Firenze sulle stragi del 1993, mostrano le dichiarazioni del conduttore Massimo Giletti, secondo cui Cairo gli avrebbe chiesto di incontrare Berlusconi. Ma il proprietario di La7 nega tutto, sostenendo che sia stato il conduttore a chiedergli di contattare l’ex premier perché partecipasse al suo programma.
Giletti: “Mi ha detto di incontrare Berlusconi”
Emergono nuovi dettagli sulla vicenda della chiusura di “Non è l’Arena”, programma di Massimo Giletti finito al centro di un’inchiesta giudiziaria legata alle stragi di mafia del 1993. Dai documenti della Procura di Firenze emergono i verbali del conduttore e dell’editore Urbano Cairo, che appaiono però contrastanti.
Secondo l’ex conduttore della trasmissione su La7, fu Cairo a chiedergli di incontrare Silvio Berlusconi dopo le puntate di “Non è l’Arena” su Cosa Nostra e la Trattativa Stato-Mafia. “Mi ha detto: ‘guarda, forse è meglio che lo incontri, che ti vuole vedere perché qualcuno magari dice che tu ce l’hai contro…’”, spiega.
Come riferisce Il Fatto Quotidiano, l’incontro serviva a far capire all’ex premier che il conduttore non ce l’aveva con lui.
“Gli ho spiegato io chi era Baiardo”
A febbraio sempre Cairo riferì a Giletti che Paolo Berlusconi lo aveva chiamato per lamentarsi della trasmissione. Ma ai pm, il conduttore svela che “proprio Paolo Berlusconi avrebbe chiamato Cairo, seccato per la messa in onda del programma”.
“Mi sembra che fosse la metà di febbraio 2023. Paolo Berlusconi per quello che mi disse Cairo era molto seccato, perché veniva trattato ancora una volta, a distanza di anni, dell’episodio dell’incontro fra Baiardo e Paolo Berlusconi, e si lamentava del fatto che questa notizia riemergeva in un momento molto delicato, senza però specificare cosa intendesse con questo”. Poi il giornalista precisa che l’editore sapeva chi fosse Baiardo perché “sono stato io a spiegargli chi era, e che parlava di Berlusconi”.
Cairo sulla chiusura di “Non è L’arena”
Urbano Cairo continua a ribadire la sua versione sulla chiusura anticipata di Non è l’Arena, dovuta a un fatto di costi. Il patron di La7 ricorda che allora parlò con l’allora manager di Giletti, Gianmarco Mazzi: “Gli ho chiesto se potesse venire da me e gli ho detto: ‘ Gianmarco, mancano dieci puntate, perdiamo troppi soldi, non vogliamo andare avanti a questo punto perché i costi non si riescono a comprimere e quindi lo chiudiamo qua’”.